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Le Leggende dei Santi della Valle

San Giusto

San Giusto trascorse la sua vita claustrale presso l’Abbazia di Novalesa, nel IX secolo, rimanendo qui, con San Flaviano, anche quando gli altri monaci fuggirono a causa delle incombenti invasioni saracene. Quando queste si fecero più che imminenti, anche i due Santi abbandonarono l’Abbazia e si rifugiarono presso Oulx, che, da allora fu chiamata “plebs martirum”, pieve dei martiri, poiché qui i due Santi ed altri cristiani vennero uccisi dai Saraceni. E proprio in Oulx San Giusto trovò la sepoltura. Il suo corpo, dopo il martirio, fu infatti deposto nella cappella o oratorio dedicato a San Pietro, in prossimità della Chiesa di San Lorenzo. 
Molte tradizioni popolari fanno riferimento a San Giusto ed alle sue vicende. 

Il larice a sette punte di Beaulard

Ai piedi delle rupi dell’Arbour, sulle alture di Beaulard presso Oulx, sorge tuttora una cappella, dedicata a San Giusto che ricorda come, secondo una tradizione piuttosto ben fondata, il Santo si rifugiò qui, insieme a San Flaviano, in seguito alla sua fuga da Novalesa. I due si erano rifugiati in una grotta, su cui sorse l’attuale cappella. San Giusto percosse con un bastone una rupe e ne sgorgò tanta acqua da estinguere la sete dei due Santi.
Per spiare le mosse dei Saraceni nella Valle, i due salivano su un larice a sette punte. Ciò era forse dovuto al fatto che quel tipo di albero era adatto come riparo durante la notte, per sfuggire agli attacchi dei lupi e degli orsi, e come letto naturale, che si formava all’altezza degli alberi. 
Di lì i due Santi videro anche il fumo dell’incendio che consumava la Chiesa di San Lorenzo di Oulx e scorsero le anime dei martiri innalzarsi in cielo. Allora, sgomenti e presi dalla vergogna per essere fuggiti, San Giusto e San Flaviano scesero a valle per affrontare anch’essi il martirio. 
Il larice su cui i due salivano non si spogliava delle foglie d’inverno ed era venerato come sacro. Un giorno, però, un certo Médail di Puy-Beaulard lo abbatté. I suoi quattro figli, per castigo celeste, morirono tutti e l’ultimo morì schiacciato dal suo carro contro un larice mentre trasportava pietre per la costruzione della chiesa di Puy-Beaulard. 

I miracoli di San Giusto

Si narra come un giorno, presso Oulx, si fosse radunata una grande assemblea di persone. Lontano da loro, il “custode del Santo”, come venne definito Stefano di Tours, lo scopritore delle reliquie di San Giusto, depose le spoglie del Santo. Ma quando decise di trasferire il sacro fardello presso la numerosa assemblea, non riuscì a smuoverlo dal luogo. Invano si sforzò, perché, simile ad una rupe o ad un albero fisso nel terreno grazie alle sue radici, il Santo rimaneva immobile per effetto del suo potere sovrano. Dunque una donna, che zoppicava da molto, si gettò a terra per pregare e subito si alzò con i due piedi guariti. Questa notizia giunse immediatamente alle orecchie di tutto il popolo, che, appreso il potere del Santo, abbandonò l’assemblea e andò a pregare per essere liberato dalle proprie infermità. Molti vennero esauditi e, tra gli altri, un cieco riacquistò la vista dopo che dai suoi occhi erano scese abbondanti lacrime. 

 

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